Il Programma

PROGRAMMA ELETTORALE DEL PARTITO DEL SUD–ALLEANZA MERIDIONALE

Il Gruppo Politico Organizzato denominato PARTITO DEL SUD-ALLEANZA MERIDIONALE si propone di:

a. affermare in Italia una riforma costituzionale che consenta alle identità territoriali da promuovere uno sviluppo autodeterminato e sostenibile coerente con la propria storia e vocazione. Ciò nello spirito del diritto consacrato con la carta delle N.U., la dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e nell’atto finale della Conferenza di Helsinki e nella dichiarazione universale del diritto dei popoli, laddove cita che Tutti i Popoli hanno il diritto, infatti, all’autodeterminazione ed in virtù di ciò decidono liberamente il loro status politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale, culturale.

b. affermare una riforma costituzionale che restituisca al Sud sovranità e risorse affinché questo territorio assuma un ruolo centrale nell’area mediterranea e di cerniera tra l’UE ed i paesi del bacino del mediterraneo. In tale contesto si ritiene di promuovere per territori del Sud una euroregioen confederata con l’Italia. Per la Sicilia, regione a statuto speciale, si intende affermare i principio che lo statuto deve essere attuato integralmente e che, al fine di evitare violazioni da parte dello Stato centrale, è necessario ricontrattare l’originario accordo patrizio che diede vita allo statuto approvato il 15 Maggio 1946 per dare vita ad un nuovo trattato confederale tra la Sicilia e lo Stato Italiano.

c. deroga alla programmata area di libero scambio nel mediterraneo che, se attuata metterebbe in crisi le pmi del Sud.

d. affermare un sistema di fiscalità differenziata per consentire al Sud di ridurre il crescente divario con le più ricche regioni del centro-nord e con l’Europa.

e. ridurre le accise statali sui carburanti per le regioni del Sud. Ciò per compensare il divario economico tra il Sud e d il Nord e favorire le pmi del Sud.

f. affermare nel territorio nazionale il diritto alla continuità territoriale per alleggerire i costi di trasporto delle imprese del Sud. In tale ambito si propone l’abbattimento dei costi di pedaggio autostradale e di traghettamento nello Stretto di Messina, l’abbattimento della tassa sui voli aerei dal Sud per il continente e per l’Europa per i residenti nelle Regioni del Sud Italia.

g. il collegamento stabile con il Continente (Ponte sullo Stretto di Messina) può diventare un attacco all’insularità della Sicilia che è, invece una risorsa ed un valore da salvaguardare e valorizzare. Il collegamento stabile con il continente allontana inoltre, come previsto dal Trattato di Amsterdam. i benefici che la Sicilia potrebbe ottenere attraverso il riconoscimento di area Rup i sede Ue. Una deroga al “trattato di Amsterdam” ed un referendum per “ascoltare” la voce dei siciliani nel merito per il Partito del Sud sono condizioni inderogabili.

h. realizzare una Banca del Sud capace di promuovere azioni ed interventi per lo sviluppo a misura delle pmi del Sud e coerente con i deficit economici esistenti.

i. rimuovere gli ostacoli che oggi scoraggiano investimenti produttivi nel Sud che, in ogni caso devono essere coerenti con la vocazione naturale del’Isola.

j. valorizzare l’artigianato, il commercio, l’industria e ogni altra attività produttiva tipica e realizzata dall’imprenditoria meridionale anche e soprattutto sostenendo l’acquisto dei prodotti del Sud e non escludendo una adeguata azione di informazione e di difesa dei consumatori meridionali;

k. incoraggiare in ogni modo lo sviluppo dell’agricoltura e del turismo delle regioni meridionali, vero volano dell’economia del Sud;

l. accrescere l’attenzione di Enti, associazioni e dei singoli cittadini, per il fenomeno dell’emigrazione sia dei cittadini italiani, per il passato ed il presente, che per i cittadini provenienti da altri Sud del mondo verso l’Italia;

m. salvaguardare, sviluppare e diffondere le lingue ed i dialetti del meridione, anche con l’introduzione del bilinguismo locale, nonché potenziare la conoscenza della lingua latina. In tale contesto promuovere interventi per intestare strade e piazze delle città del Sud ad eroi e personalità che si sono distinti per attaccamento ai valori ed alla difesa dell’identità culturale, economica, sociale del Sud.

n. svolgere la più ampia attività di studio, di ricerca, di promozione e/o di documentazione nel campo culturale, artistico, sociale ed economico, sia storico che attuale, riferita prioritariamente ai popoli ed ai territori dell’ex Stato delle Due Sicilie ma anche alla Storia e alla condizione socio-esconomica dei “Sud” del mondo, sia direttamente, sia organizzando per terzi, sia infine, favorendo riunioni, convegni, seminari;

o. supportare, in forma distinta ed autonoma le associazioni e confederazioni sindacali esistenti, con le quali però sarà possibile cooperare, l’attività sindacale di difesa e tutela in favore dei lavoratori del Meridione italico anche se impiegati lontano dalla loro residenza nonché per favorire la piena occupazione ed eliminare le piaghe sociali della sottoccupazione e del cosiddetto lavoro nero;

Risposte

  1. il programma non è male , ma prima di questo bisogna ridare al popolo del sud la propria identità storica,iniziando dalle scuole, dalle parrocchie, dalle università, dalle televisioni locali, dalle radio informare il popolo meridionale del perchè oggi siamo ridotti così, bisogna ridare al nostro popolo l’orgolio la foza di bombattere e di cambiare questo si puo fare solo se il popolo conosce la propria storia. w il sud, il il popolo meridionale

  2. ottima iniziativa.
    aggiungete nel programma una borsa valori per la quotazione delle medie imprese del sud

  3. e con la mafia come la mettiamo?

    • Ce la dobbiamo prendere con lo stato unitario dei Savoioa, che si vendettero ingegneri, architetti, e buoni operai, alle nazioni straniere. Ciò è andato avanti anche con la repubblica italiana, che prendevano nel dopoguerra operai e persone specializzate e oneste e li mandarono a lavorare all’estero per avere il loro guadagno, continuando l’accordo preso dai Savoia con la camorra, la ndrangta, e la mafia, dandogli il controllo assoluto del territorio (cosa già pattuita nel 1860, tra Garibaldi e il capomafia Liborio Romano).

  4. Popolo meridionale? ma siamo pazzi!
    Ma cosa hanno in comune pugliesi e calabresi, siculi e campani o meglio cosa hanno di diverso rispetto a piemontesi, lombardi, valdostani?
    Ma piantatela, l’ITALIA è una ed una rimarrà nonostante i vs. tentativi e quelli di ignoranti leghisti.

  5. Progetto Confederazione Italica

    Aggiungo:

    Per quanto riguarda possibile aggregazione della Sicilia e della Sardegna vi sono forti dubbi. La Sardegna la vedo molto filo-sabauda, e per quanto riguarda la Sicilia bisogna prima capire bene che ruolo abbia giocato nella caduta del Regno di Napoli, se l’abbia favorito anziché fungere da baluardo contro l’invasore. Non va dimenticato nulla, lealtà storiche contano. La vera resistenza vi è stata sul continente, priorità spetta a regioni che hanno dimostrato la più grande lealtà verso il proprio re, Basilicata e Molise hanno avuto il più alto numero di combattenti partigiani (“briganti”) uccisi.
    I ogni caso, priorità numero uno, fuori dai piedi i Padani una volta per tutte, prima che facciano ancora più danno, come hanno cominciato a fare svendendo il nostro patrimonio artistico-culturale-storico a dittatori libici. Fra un po’ si metteranno a vendere donne meridionali per i loro harem. E non stò scherzando.

    Azione rapida necessaria,

    Saluti,
    G. Pagano

  6. Unitevi Popoli Italici contro roma e contro i non-italici padani filo-berlusconiani.

    Le regionali hanno dimostrato benissimo dove si annida il nemico d’Italia: in padania e roma, alleate per soggiogare l’Italia e usurparne il nome. Vanno dette le cose chiaro e tondo: gli italici sono gli abitanti appenninici, i padani non sono italici. l’Italia non vota Berlusconi, la padania sì. L’Appennino unito scaccia berlusca e i suoi simili in quattro e quattr’otto, anzi lo relega nel suo habitat naturale, la padania che lo vuole e lo vota.

  7. il primo passo e’ la conoscenza,bisogna far sapere a tutto il sud quello che e’ successo 150 anni fa; poi le cose verranno e si faranno

  8. Fate tante chiacchiere ma ben pochi fatti. Perchè nel vostro partito ci sono tanti exdemocristiani, liberali, etc. Questi signori si riconoscono nel sud e fanno il bene del sud? Rivogliamo le nostre fabbriche rubate e portate al nord. Tra le quali fonderie, setifici, conserviere, e tutte le aziende del sud che ora si ritrovano grandi aziende del nord. Lo stato vi controlla tramite la mafia. Vogliamo la rinascita del sud con pane fabbriche e lavoro.


Lascia un commento